Il quinto episodio del podcast "Future Making in the Anthropocene" riguarda l'impatto dei cambiamenti climatici sui paesaggi. Stiamo sperimentando gli effetti devastanti del riscaldamento del pianeta: incendi boschivi, inondazioni e forti tempeste. Hanno un impatto sulle nostre vite e influenzano gli habitat naturali. I modelli computerizzati aiutano a comprendere il cambiamento climatico e forniscono informazioni sul futuro. Ma questi modelli non saranno in grado di fermare le tendenze attuali: l’umanità è pronta ad agire?
“Se si vuole prevedere cosa accadrà al nostro clima in futuro, bisogna guardare indietro nella storia”, afferma Frank Arthur. Arthur è un ricercatore del programma Terranova e lavora presso l'Università della Norvegia sudorientale. Arthur ha simulato il clima degli ultimi 11,500 anni in diverse regioni europee in un modello ad alta risoluzione. Tali modelli sono essenziali per simulare i modelli climatici e possono aiutare a proiettare le tendenze nel futuro.
Per creare un modello climatico accurato, i dati meteorologici vengono combinati con archivi archeologici, recuperati da siti archeologici come ghiacciai, carote di ghiaccio, strati di sedimenti e laghi. Questi dati storici vengono inseriti nei modelli per simulare ciò che accadde molti secoli fa. Questo metodo consente di sviluppare modelli con una risoluzione più elevata, che forniscono dati più accurati rispetto ai loro predecessori. “Per aumentare la precisione, dobbiamo aggiungere al sistema più modelli climatici ad alta risoluzione, oltre a quelli già esistenti. Il prossimo passo sarà utilizzare questi modelli per proiettarsi nel futuro”, spiega Arthur.
Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) traccia e interpreta i cambiamenti climatici a livello globale. I loro rapporti forniscono informazioni sulle conseguenze di vasta portata del cambiamento climatico sul nostro pianeta. Hans Renssen, professore di cambiamenti climatici e supervisore della ricerca di Arthurs, non è convinto che i governi stiano adottando misure adeguate per limitare le emissioni di gas serra. Tuttavia, sia Renssen che Arthur perseverano nel loro sforzo a lungo termine di diffondere la conoscenza sui cambiamenti climatici, tra gli altri, anche ai politici. Nel podcast spiegano come la loro ricerca contribuisce all’enorme compito che l’umanità si trova ad affrontare.
Mostra note
- Arthur, F., Roche, DM, Fyfe, R., Quiquet, A., e Renssen, H.: Simulazioni del clima dell'Olocene in Europa utilizzando un downscaling interattivo all'interno del modello iLOVECLIM (versione 1.1), pubblicato in: Clim. Passato, 19, 87–106 https://doi.org/10.5194/cp-19-87-2023
- Secondo il Rapporto di sintesi dell'IPCC, pubblicato nel marzo 2023, è possibile evitare un riscaldamento di 1.5 °C (2.7 °F) o 2.0 °C (3.6 °F) solo se si attuano tagli massicci e immediati alle emissioni di gas serra.
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