In un nuovo rapporto, la rete delle organizzazioni europee dei musei (NEMO) analizza come i musei sono stati colpiti dalla pandemia. I risultati e le raccomandazioni fanno seguito ai temi principali emersi nel rapporto iniziale di NEMO, ovvero le conseguenze delle perdite, le offerte digitali e la prontezza delle organizzazioni ad adattarsi.
Il rapporto si basa su un sondaggio a cui hanno risposto 600 musei di 48 paesi tra il 30 ottobre e il 29 novembre 2020. È una continuazione del progetto iniziale di NEMO report di maggio 2020 e cerca di indagare ulteriormente come i musei stanno affrontando la pandemia, nonché di identificare investimenti futuri cruciali affinché il settore possa prosperare.
I musei continuano a perdere entrate e NEMO chiede un adeguato sostegno finanziario per il periodo di blocco e per gli anni successivi per garantire la sopravvivenza del settore e aiutare i musei a esplorare nuovi modi di entrare in contatto con il proprio pubblico.
È necessario un supporto adeguato affinché i musei possano sfruttare il loro slancio digitale. Quasi tutti i musei offrono attività online, ma la stragrande maggioranza ammette di aver effettivamente bisogno di assistenza e guida nella transizione al digitale.
NEMO raccomanda che i musei rimangano aperti durante questi tempi difficili per offrire alle persone un luogo di riposo e recupero emotivo. Non sono stati segnalati casi di musei come hotspot di infezione. Al contrario, la maggior parte dei musei è molto ben attrezzata per consentire un'esperienza sicura con COVID-19 sia per i visitatori che per i dipendenti.
Leggi il report qui.
Fonte: NEMO.
Per ulteriori notizie relative a COVID-19, fare clic su qui. Oppure fai clic su uno dei tag di seguito.