NEMO pubblica un rapporto di follow-up sull'impatto di COVID-19 sul settore museale

Kids in Pergamonmuseum a Berlino, Germania
Kids in Pergamonmuseum a Berlino, Germania. Immagine: Pietroballardini Canva CC0

In un nuovo rapporto, la rete delle organizzazioni europee dei musei (NEMO) analizza come i musei sono stati colpiti dalla pandemia. I risultati e le raccomandazioni fanno seguito ai temi principali emersi nel rapporto iniziale di NEMO, ovvero le conseguenze delle perdite, le offerte digitali e la prontezza delle organizzazioni ad adattarsi. 

Il rapporto si basa su un sondaggio a cui hanno risposto 600 musei di 48 paesi tra il 30 ottobre e il 29 novembre 2020. È una continuazione del progetto iniziale di NEMO report di maggio 2020 e cerca di indagare ulteriormente come i musei stanno affrontando la pandemia, nonché di identificare investimenti futuri cruciali affinché il settore possa prosperare. 

I musei continuano a perdere entrate e NEMO chiede un adeguato sostegno finanziario per il periodo di blocco e per gli anni successivi per garantire la sopravvivenza del settore e aiutare i musei a esplorare nuovi modi di entrare in contatto con il proprio pubblico.  

È necessario un supporto adeguato affinché i musei possano sfruttare il loro slancio digitale. Quasi tutti i musei offrono attività online, ma la stragrande maggioranza ammette di aver effettivamente bisogno di assistenza e guida nella transizione al digitale. 

NEMO raccomanda che i musei rimangano aperti durante questi tempi difficili per offrire alle persone un luogo di riposo e recupero emotivo. Non sono stati segnalati casi di musei come hotspot di infezione. Al contrario, la maggior parte dei musei è molto ben attrezzata per consentire un'esperienza sicura con COVID-19 sia per i visitatori che per i dipendenti. 

Leggi il report qui.

Fonte: NEMO.

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