Il 18 giugno sono stati annunciati i vincitori del 5° Premio Europeo di Intervento per il Patrimonio Architettonico. Il concorso, organizzato ogni due anni, ha visto la partecipazione di quasi 300 progetti provenienti da 23 paesi diversi. Dopo che la giuria ha selezionato 15 finalisti, quattro di loro sono stati dichiarati vincitori in quattro diverse categorie.
Il concorso è organizzato dall'Associazione degli Architetti della Catalogna (COAC) e dall'Associazione degli Architetti per la Protezione e la Conservazione del Patrimonio Architettonico (AADIPA). Il Ministero della Cultura della Catalogna e la Città di Barcellona sostengono anche il premio del patrimonio architettonico, che premia le migliori forme di interventi architettonici o restauri di siti del patrimonio. I finalisti potrebbero vincere premi in quattro categorie: intervento nel patrimonio costruito, spazi esterni, progettazione e diffusione.
Premi e vincitori
La Museo reale delle belle arti ad Anversa, in Belgio, ha vinto la prima categoria per l'intervento nel patrimonio costruito. La giuria è rimasta colpita dal “fatto che la complessità e l'ampiezza del progetto non gli hanno impedito di risolvere l'ammodernamento dell'edificio”, si legge in un comunicato stampa. Pur essendo in fase di riqualificazione, la giuria ha anche elogiato il nuovo design per non aver cambiato la percezione dell'edificio.
Il secondo premio è stato per il Piazza della Sinagoga progetto a Onda, Spagna. Un intervento sul sito archeologico dell'XI e XII secolo mette in luce con successo antichi palazzi arabi e una chiesa cristiana. Collegando il sito all'ambiente circostante tramite il design, la giuria ha parlato di "un sito archeologico che è diventato uno spazio vivo e moderno". Un degno vincitore per la categoria degli spazi esterni.
Nel frattempo, lo Studio del paesaggio urbano del La Nova Esquerra de l'Eixample quartiere di Barcellona, Spagna, ha vinto il premio per la pianificazione. La giuria è rimasta colpita dall'approccio della ricerca allo spazio storico, “attribuendo importanza non tanto agli edifici fisici quanto piuttosto al loro negativo, alla memoria collettiva e alle relazioni che si generano attorno alle lacune e ai paesaggi che vi si creano”. Lo studio ha stabilito dieci linee guida per azioni future all'interno del quartiere.
L'ultimo premio è stato assegnato al due case progetto da Weimar, Germania. La giuria ha premiato l'idea di mostrare un pezzo di storia attraverso il cinema. Il progetto si ispira a un architetto giapponese che ha studiato alla Bauhaus Academy negli anni '1920. Nel 21° secolo, gli studenti giapponesi hanno fatto la propria eredità filmando le case costruite dall'architetto a Tokyo. Il film documenta le strutture, le storie dei loro abitanti e racconta la loro vita oggi dentro e con gli edifici.
Fonte: Intervento sui Beni Architettonici
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