La Commissione Europea prende in considerazione le esenzioni per l'uso del piombo nella conservazione culturale

La Commissione Europea sta valutando potenziali esenzioni per l'uso del piombo nella conservazione del patrimonio culturale, rispondendo alle preoccupazioni degli artigiani sull'impatto delle rigide normative ambientali sull'artigianato tradizionale, vitale per il mantenimento del ricco patrimonio storico europeo.

In una recente petizione, gli artigiani di tutta Europa hanno espresso preoccupazione per il potenziale divieto dell’uso del piombo nella conservazione del patrimonio culturale. L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) sta valutando la possibilità di aggiungere il piombo, un materiale parte integrante di vari mestieri tradizionali, all'elenco delle sostanze che necessitano di autorizzazione ai sensi del regolamento REACH.

Ivo Rauch, rappresentante degli artigiani tedeschi e membro del Comitato scientifico internazionale per la conservazione delle vetrate, ha sottolineato il ruolo vitale del piombo nel restauro e nella creazione di oggetti culturalmente significativi come vetrate e strumenti musicali storici. La petizione chiede un'esenzione per l'uso artigianale del piombo, sottolineandone l'importanza nel mantenimento del patrimonio culturale europeo.

La Commissione europea ha risposto riconoscendo le esigenze specifiche del settore del patrimonio. Sebbene il piombo sia riconosciuto per la sua tossicità e sia regolamentato in molti settori, la Commissione sta valutando la necessità di esenzioni per il suo utilizzo nella conservazione culturale.

Questo dialogo sottolinea un dibattito più ampio sul bilanciamento tra salute pubblica e conservazione culturale, mentre l’Europa affronta le complessità della conservazione del patrimonio di fronte alle normative ambientali e sanitarie.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese. I testi in altre lingue sono tradotti dall'intelligenza artificiale. Per cambiare lingua: vai al menu principale in alto.

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